L’erratica guerra dei dazi scatenata da Donald Trump assomiglia sempre più a una misura di estorsione per costringere il mondo intero ad accettare un nuovo ordine planetario che comprende aspetti commerciali, industriali, monetari, militari, ideologici ed etici. L’esito di questo conflitto non è ancora chiaro, ma una cosa è certa: il mondo non sarà più lo stesso di prima.
Nelle analisi di questi giorni, il verbo “risuscitare” è stato usato molto per ricordare le politiche che il “trumpismo” cerca di imitare: l’espansionismo dello sfortunato presidente William McKinley (1897-1901) che strappò alla Spagna le isole di Porto Rico, Guam e le Filippine; la terribile recessione degli anni ’30 del Novecento; gli accordi di Bretton Woods e il tradizionale protezionismo degli Stati Uniti, tra le altre sottigliezze. Curiosamente, tutto questo succede vicino alla commemorazione dell’evento centrale della fede cristiana, la risurrezione di Gesù Cristo, che ha trasformato l’umanità come nessun altro evento nella storia.
Come se non bastasse, la scienza imprenditoriale ha appena annunciato un’altra prodezza genetica: la “risurrezione” di una specie animale estinta più di dodicimila anni fa, il “terribile lupo americano” (“Aenocynion dirus“). Vediamo di cosa si tratta, al di là dei titoli magniloquenti e provocatori dei media.
Tutto è iniziato nel 2021, quando un imprenditore e un ricercatore di genetica hanno fondato “Colossal Biosciences Inc.” con l’obiettivo di “de-estinguere” (invertire dall’estinzione) il mammut e la tigre della Tasmania, un progetto che si è rivelato più complicato di quanto immaginato.
Ora però, Colossal ha annunciato il suo primo trionfo: la de-estinzione appunto del lupo terribile, attraverso una tecnica che consiste nel modificare (esattamente 14 geni) il codice genetico di un lupo grigio – il parente vivente più stretto del lupo terribile, usando il DNA estratto da un dente fossile di un animale estinto più di tredicimila anni fa e utilizzando un cane domestico come madre surrogata dell’embrione clonato.
Il risultato è stata la nascita di tre cuccioli di lupo terribile, che per vari motivi vengono confinati in un ranch nel Montana, con il permesso delle istituzioni che regolano la vita animale, senza la possibilità che i cuccioli de-estinti vengano integrati nel loro ambiente naturale che, tra l’altro, non esiste più.
Questo per quanto riguarda le informazioni fornite dall’azienda Colossal Biosciences. Su questa base, vorrei condividere con i miei lettori un paio di osservazioni.
In primo luogo, la parola “risurrezione” viene applicata in modo improprio: non si tratta di un individuo che è tornato in vita, ma di una specie estinta che è stata “esteticamente” recuperata. Infatti, i cuccioli (due maschi e una femmina) non sonolupi terribili al 100%, ma solo “assomigliano” a quegli animali estinti, quindi non possiamo dire nulla sul loro comportamento che forse si avvicina di più a un lupo grigio che ai loro “terribili” antenati. Se così fosse, si tratterebbe solo di una modificazione genetica dei lupi grigi.
Pertanto, non è corretto usare la parola “risurrezione” ed è discutibile chiamare una mutazione estetica con mezzi genetici “de-estinzione”. È interessante notare che la risurrezione di Gesù Cristo è esattamente l’opposto: il Risorto non assomiglia esteriormente al Gesù che i suoi discepoli hanno conosciuto in vita: essi sono in grado di riconoscerlo solo dopo che si è rivelato a loro.
In secondo luogo, il risultato annunciato è solo l’inizio di qualcosa che in un futuro non troppo lontano ci stupirà ancor di più. Tuttavia, è lecito chiedersi: ha senso recuperare specie che la selezione naturale ha estinto insieme al loro habitat? Non sarebbe preferibile recuperare specie che sono state estinte solo di recente dall’uomo, se l’habitat viene preservato?
Non amo gli “apprendisti stregoni” né i demoni che li spingono….